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La carta


 

La carta è il più comune dei supporti utilizzati nel disegno e chi si avvicina a questa disciplina, non può non conoscere gli aspetti principali di questo materiale o comunque quelli necessari per sfruttare al meglio le sue potenzialità, al fine di ottenere il miglior risultato possibile.

Tralasciando la storia, la produzione e tutte quelle informazioni che possono solo distrarci dal nostro obiettivo, la prima cosa che ci interessa sapere è che la carta si trova in commercio sotto forma di diversi tipi di grammatura e formato.

La grammatura altro non è che il peso, espresso in grammi per metro quadro, di un foglio di carta. Questo comporta che ad una maggior grammatura, mediamente, si riferisce una maggior consistenza e spessore della carta.

Il formato è la misura che un foglio di carta possiede. Le misure standard sono indicate nel 70x100 cm che corrisponde ad un foglio intero, nel 50x70 che corrisponde a mezzo foglio e nel 35x50 cm che corrisponde ad un quarto di foglio.

figura a

Nell’immagine (figura a) sono illustrati alcuni tipi di carta da riciclo e da involucro. Questa tipologia di carta, impiegata principalmente per l’imballaggio e per la realizzazione di sacchetti della spesa, nonostante la bassa qualità e il fine di impiego decisamente diverso da quello artistico, resta comunque una valida alternativa come supporto per il disegno.

Infatti questa tipologia di carta, di livello qualitativo basso e sostanzialmente grezzo, conserva delle proprietà interessanti che consentono un ottimo impiego anche in capo artistico.  Queste proprietà, individuabili principalmente nella forza e nella resistenza, insieme a tutte le altre caratteristiche più comuni, come una vasta gamma di tonalità, una ampio raggio di grammatura (che mediamente va da 60g/m2 a 150g/m2) e una variegata scala di porosità (anche se in talune irregolare), risultano essere prerogativa di un'ampia flessibilità. Ragion per cui questa carta possiede comunque proprietà pienamente favorevoli per il disegno. Infatti in essa trovano largo impiego e straordinari risultati gran parte delle tecniche secche. Come per esempio la tecnica delle tre matite, dalla quale, mediante l'utilizzo di carta con tonalità tendenti al crema, al marroncino o al grigio, si possono ottenere eccellenti effetti cromatici, specialmente se includiamo l’utilizzo di una matita o di un pastello bianco per le lumeggiature.

Per la sua versatilità questa tipologia di carta risulta essere pratica sia per lo schizzo che per uno studio mirato e ben definito. Quindi questo materiale, anche se grossolano e poco raffinato, possiede comunque dei vantaggi. Uno fra tutti il rapporto qualità prezzo. Infatti questo tipo di carta la si trova facilmente, in grosse quantità, in diverse tonalità, in diversa grammatura, in diverso grado di porosità, ma principalmente a costo zero.

Un elemento di fondamentale importanza della carta è la trama, “grana” o texture, ovvero quell’irruvidimento della superficie che la carta ha per costituzione del materiale stesso o per acquisizione durante il processo di lavorazione, questo fattore influisce notevolmente l’aspetto tecnico della realizzazione di un disegno.

figura b

Nel particolare dell’immagine (figura b) sono rappresentate le diverse trame di una tipologia di carta destinata all’imballaggio. Questi raffigurati, con un livello qualitativo medio/bassa e con una grammatura tra 90g/m2 e i 120g/m2, rivelano delle peculiarità tecnico-funzionali molto interessanti, soprattutto nella porosità particolarmente morbida.  Infatti la singolarità di questa carta è nella porosità, fattore che la contraddistingue considerevolmente dalle altre della sua stessa categoria con grammatura superiore (figura d) e da quelle specifiche per il disegno (figura f). In entrambi i casi tutti questi piccoli e spesso impercettibili elementi fanno la differenza tra le diverse tipologie di carta. Quindi la porosità e il suo grado di consistenza sono fattori a cui prestare particolare attenzione,  poiché sono determinanti nelle dinamiche e nel risultato finale di un disegno. Questa caratteristica in più risulta essere l’ideale per tutte le tecniche che richiedono come principale strumento la matita di grafite. Difatti, quest'ultima su questo tipo di carta lascia segni vividamente espressivi con un alto grado di vibrante comunicabilità.

Considerando che esiste una vasta gamma di texture, da quelle ruvide e irregolari a piatte e lisce, si può immaginare la quantità di effetti che si possono ottenere e di come questo fattore, attraverso la combinazione di tecniche e materiali, possa incidere anche sul risultato finale di un disegno.

Sperimentando le diverse trame della carta vi accorgerete di come i minuscoli rilievi della superficie influenzeranno sostanzialmente il disegno, più la carta sarà ruvida e più marcati saranno i rilievi, infatti i tratti disegnati lasceranno trasparire piccole macchie che si integreranno con il colore della carta stessa. Quindi quando pianificherete un lavoro prestate attenzione al risultato che vorreste ottenere meditando anche su questo aspetto.

In tal senso un consiglio utile, per il principiante, potrebbe essere quello di comperare pochi fogli di carta, ognuno di tipo diverso, per poter sperimentare le diverse caratteristiche che ogni tipologia di carta offre, così da orientarsi verso quella più affine alle proprie esigenze ed al proprio stile, secondo la tecnica preferita da utilizzare.

figura c

Nell’immagine (figura c) sono raffigurati alcuni tipi di carta da imballaggio o da confezionamento che per loro fattura rientrano nella categoria dei cartoncini. Questi si possono trovare con estrema facilità nelle confezioni dei diversi prodotti da merceria o di calzature. Questa carta ha un porosità grossolana e spesso irregolare, ma per la sua ragguardevole grammatura (tra 150g/m2 e i 400g/m2) può essere trattata oltre che con l’utilizzo di tecniche secche, anche con l’applicazione di tecniche umide come quella dell’inchiostro di china. Naturalmente per le tecniche umide è necessario che il supporto di carta abbia almeno una grammatura pari o superiore ai 190g/m2, perche questo fattore in combinazione di altre componenti, di cui è costituita questa carta, facilita le proprietà di permeabilità di questo materiale.

Le tonalità disponibili sono varie se pur contenute rispetto a quelle con grammatura inferiore della stessa categoria, infatti quelle più usuali e di facile reperibilità sono il grigio e il marrone chiaro. In alcuni casi questa tipologia di carta, tra le diverse proprietà fisico/chimiche e meccaniche, come la grammatura e lo spessore, presenta anche una proprietà molto interessante, per alcune tecniche del disegno, la malleabilità.

Infine, senza descrivere altro che possa annoiare ed allontanare dall’obiettivo di semplificare questi argomenti, tralascio tutti quei punti più specifici e complessi della carta, quali possono essere le caratteristiche tecnologiche, meccaniche, fisico/chimiche ed estetiche per sottolineare, la reciproca influenza che condiziona il materiale scelto, con la tecnica applicata alla tipologia di carta utilizzata.

figura d

Nel particolare dell’immagine (figura d) sono rappresentate le diverse trame di una tipologia di carta, prodotta per l’imballaggio e il confezionamento. Dalla qualità bassa e medio/bassa e con una grammatura tra 150g/m2 e i 400g/m2, questa tipologia di carta da oltremodo le possibilità di avvalersi dell'utilizzo di alcune tecniche umide. Infatti come si può notare dall'indicazione della grammatura, questa carta rientra tra i cosiddetti cartoncini e oltre ad una grammatura sensibilmente importante, conserva anche uno spessore piuttosto significativo, compreso mediamente tra i 0,03 e i 0,07 mm, parametri che uniti agli elementi che costituiscono questo materiale, ne favoriscono un discreto grado di permeabilità.

I materiali e gli strumenti che utilizzeremo nella parte dedicata al disegno sono: le matite, il carboncino, la sanguigna e l’inchiostro di china. Questi materiali a loro volta posso essere impiegati, insieme tra di loro, nelle tecniche miste, ma quello che maggiormente ci interessa è che di questi materiali possiamo fare una suddivisione del tipo: bagnati (umidi) e asciutti (secchi). Tra quelli umidi vi troviamo l’inchiostro di china e tra quelli secchi vi troviamo le matite, il carboncino e la sanguigna. La differenza tra questi materiali umidi e secchi sta nella loro composizione ed utilizzo, infatti in base al materiale viene utilizzato un determinato tipo di carta.

figura e

Nell’immagine (figura e) è illustrata una tipologia di carta commerciale specifica per le attività artistiche, quindi un supporto per il disegno di qualità medio/alto. In ordine numerico vi sono illustrati: 1) un foglio ruvido da 110g/m2; 2) un foglio per acquerello da 300g/m2; 3) un foglio per schizzo a grana fine da 90g/m2; 4) un foglio ruvido da 240g/m2; 5) un foglio ruvido da 240g/m2; 6) un foglio liscio da 240g/m2; 7) un foglio liscio da 110g/m2; 8) un foglio a grana fine da 160g/m2; 9) un foglio ruvido da 200g/m2.

Inutile dire che questa tipologia di carta per caratteristiche e proprietà specifiche di produzione è nettamente superiore a quella da imballaggio, menzionata e illustrata nelle (figure a) e (figura c), che sono di bassa qualità o comunque medio/bassa.

Però ci tengo a rimarcare che per realizzare un buon disegno non necessariamente occorre una buona o pregiata tipologia di carta, oppure una carta specifica per il disegno, ma sicuramente buone capacità di osservazione e abilità pratiche da parte del disegnatore. Poi la carta potrà fare senz’altro la differenza in questo processo, ma non è assolutamente l’elemento principale per la realizzazione di un buon disegno e tanto meno quello per imparare a disegnare. Quindi ciò che più ci deve interessare è quello di raggiungere un discreto livello di conoscenza sui diversi risultati che si possono ottenere dalla combinazione delle diverse tecniche con la vasta gamma di trame, grammature e tonalità che le diverse tipologie di carta possiedono. 

I materiali indicati nella categoria asciutti avranno un miglior resa con tutte le carte ruvide, cosi come i materiali umidi avranno una miglior resa sulle carte lisce, salvo alcune eccezioni, come per il carboncino o le matite acquerellabili che possono essere utilizzate sia con tecnica umida che secca.

Naturalmente questa non è una regola fissa e anche se lo fosse, sappiamo che alcune filosofie sostengono che le regole sono tali per essere trasgredite. In tal senso, al di là delle varie filosofie, questo non deve essere un limite, perché vi sono tipologie di carta specifiche per acquerello, che risultano essere ottime anche per i pastelli, così come carta specifica per i pastelli risulta essere straordinaria per le matite di grafite e quelle colorate.

Però laddove volessimo ricercare una raffigurazione realistica e dettagliata, applicando una tecnica (umida) su carta a grana ruvida, quest’ultima ostacolerebbe il nostro obiettivo perché vi sarebbero sbavature ed imperfezioni di linearità causate proprio dai rilievi dentati della carta.

Allo stesso modo se andassimo ad applicare una tecnica (secca) su carta liscia, noteremmo che la matita, come il carboncino non attecchirebbero al meglio lasciando un segno debole, leggero e poco espressivo, questo perché la superficie liscia del foglio non riesce a trattenere in pieno tutta la grafite.

figura f

Nel particolare dell’immagine (figura f) sono rappresentate le diverse trame di una tipologia di carta, abbastanza commerciale, concepita nello specifico per le attività artistiche. Questo materiale dalla qualità media e medio/alta, lascia ben intravedere una texture regolare, lì dove la carta è di natura ruvida, e finezza, lì dove la carta è di natura liscia. In entrambi i casi una carta “pulita” e con proprietà di composizione specifiche per un determinato utilizzo in campo artistico. Non c’è altro da dire o da aggiungere, al momento, su questa tipologia di carta, se non quello di sperimentare, anche e soprattutto, le diverse varietà di questo materiale prodotto esclusivamente per il disegno. Questo per capire principalmente i diversi risultati che si possono ottenere sia dall’una [quella da riciclo o da imballaggio], largamente menzionata in questo articolo, che dall’altra tipologia di carta [quella specifica per le attività artistiche], così da maturare una determinata e concreta esperienza, al fine di saper gestire tutte le dinamiche che riguardano quel processo che mette il relazione la carta con il disegno. Perche solo provando e sperimentando le diverse tipologie di carta, in un comune confronto pratico, si possono carpire determinati concetti di questa disciplina artistica.

Ultimo consiglio che mi sento di dare come indicazione sommaria è quello di non comprare carta costosa, perche il prezzo di un foglio di carta non è il requisito necessario per la realizzazione di un bel disegno. Infatti agli inizi è importante che sperimentiate gli strumenti, come anche le tecniche ed i materiali, in combinazione delle diverse tipologie di carta, soprattutto con carta da riciclo, come plichi di carta liscia, colorata e cartoncini ruvidi.

Questo vi servirà ad approfondire uno studio sull’apprendimento dei vari effetti che si possono ottenere tramite la reciproca influenza dei diversi materiali sulle diverse tipologie di carta. Procedendo in questo modo, senza quell’intento di andare a ricercare un perfezione estetica del tratto, ma piuttosto il significato pratico ed espressivo di quest’ultimo, andrete a sviluppare una cognizione specifica di tutte le possibili conseguenze derivanti dall'interazione dei diversi materiali con la vasta gamma di carta disponibile.

Con questo esercizio oltre all’accrescimento tecnico andrete a smaliziare il vostro senso pratico e soprattutto anche quell’approccio primario alla realizzazione di un disegno, del quale avrete già un idea del suo risultato finale ancor prima di iniziarlo.

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