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L’ambiente di lavoro


 

Prima di iniziare a disegnare è opportuno nei limiti del possibile ritagliare uno spazio dove disporre il materiale così da poter svolgere al meglio il lavoro.

Questo è un particolare che spesso viene sottovalutato soprattutto da chi è agli inizi, perche, preso dall’euforia di sperimentare le proprie abilità nell’arte del disegno, tende a costringere l’ambiente di lavoro in spazi di fortuna, ricercandoli poi, lì dove, magari dovrà liberare il campo una volta terminato il momento a sua disposizione per il disegno.

Questo atteggiamento, con il tempo, mina l’entusiasmo nel procedere e quindi le possibilità di migliorare. Non avere uno spazio definito e ben organizzato da dedicare al disegno, per poi costruirlo o ricercarlo di volta in volta, toglie tempo, concentrazione e motivazione al lavoro stesso. La necessità di avere uno spazio da dedicare al disegno è di fondamentale importanza e stimolo per il neofita.

Questo elemento, insieme al tempo, all’impegno e alla determinazione, sono condizioni fondamentali per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato.  Con questo non voglio dire che, per realizzarsi come disegnatori, dobbiamo fittare un monolocale o simile dove allestire il nostro atelier, ma sarebbe buona cosa ritagliare in un angolo della nostra abitazione uno spazio dove riporre tutto il materiale ed averlo sempre a nostra disposizione.

Questo ci eviterà nella tempistica di sottrarre tempo al disegno e soprattutto di avere un riferimento fisico fisso di questa attività, senza la preoccupazione di spostare, riporre, riprendere il materiale, limitando l’opportunità che si ha a disposizione. Naturalmente uno spazio non ci dà le abilità necessarie per disegnare, ma agevolerà il nostro procedere nei suoi confronti, perché per disegnare o meglio schizzare bastano un block notes e una matita, ma se vogliamo approfondire in ampia scala questa disciplina artistica, il mio consiglio è quello di dedicarci oltre al tempo anche un luogo.

Uno spazio potrebbe essere gestito tranquillamente senza spese eccessive attrezzandolo con uno scrittoio, dove poter appoggiare un eventuale cavalletto da tavolo o una tavoletta di legno dove sarà fissato il foglio da disegno. Una cassettiera per contenere il materiale e le cartelline con i fogli, una sedia o sgabello comodo e regolabile che possa essere posizionato alla giusta altezza tra il tavolo e gli eventuali supporti del foglio di carta. Per ultimo, non meno importante, una fonte di luce sia naturale che artificiale, quest’ultima ricavata da una semplice lampada da scrivania.

Per chi ha la possibilità di organizzare uno spazio simile senza dispendio economico, quindi, è opportuno che lo faccia, perché, forse, ancor prima del materiale e dell’attrezzatura, ritagliare uno spazio fisico nel proprio ambiente domestico, dove organizzare in modo permanente il materiale, gli strumenti e con essi il proprio lavoro artistico, è il primo passo per riuscire nel tempo in questa disciplina.

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